La proposta è stata presentata da Jan Albrecht, parlamentare del partito tedesco dei Verdi. I 28 Paesi membri dell’Ue avranno tempo fino al 2018 per recepire l’emendamento dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale
NDR:
A tutti i genitori in ascolto:
Non ‘ regalate ‘ un telefono cellulare a vostro figlio. Prestategli il vostro. Ritenete che sia in età da cellulare? Non fategli un regalo che poi, in caso di punizione, sareste tentati di requisire, fareste un gran torto a vostro figlio. Volete regalargi centinaia di euro di dispositivo? Bene, compratelo voi e poi prestateglielo.
Prendete seriamente in considerazione la possibilità di installare o far installare un software di parental control sul dispositivo di vostro figlio.
Si ricorda che tranne Tim (con tim tribù) gli altri operatori richiedono per gli utenti la maggiore età, perciò il traffico dati, voce ed sms di quel dispositivo sarà responsabilità del genitore, che dovrà intestarsi l’utenza. Nel caso di ragazzi più grandi, è necessario responsabilizzarli sul fatto che essendo l’intestatario il genitore, sarà quindi responsabile in prima persona del dispositivo utilizzato dal figlio
/NDR
Dal Fatto Quotidiano
I governi dell’Unione europea e l’Europarlamento hanno deciso di innalzare a 16 anni il limite d’età per aprire un account su Facebook. NDR 2019 (il governo italiano ha deciso di far scendere questa soglia a 14) Dal 2018, termine ultimo per il recepimento da parte dei singoli Stati, per iscriversi al social network fondato da Mark Zuckerberg non basterà più avere tredici anni come previsto ora. Anche se è noto che si tratta di un tetto poco più che simbolico, vista la facilità (a dispetto dei controlli) di creare un profilo con la data di nascita alterata.
A prevederlo è un emendamento alla nuova direttiva sulla protezione dei dati personali, presentato la scorsa settimana. Fino ad ora quasi tutti i “pezzi grossi” del settore come per esempio Twitter, Snapchat e Google hanno fissato questo limite a 13 anni, in ottemperanza alle norme vigenti negli Stati Uniti, e per il momento continueranno a mantenerlo. Ma in Europa, nonostante la Commissione si fosse espressa per il mantenimento della soglia al livello precedente, si è deciso di innalzarla di tre anni, salvo il consenso dei genitori del minorenne o di chi ne fa le veci.
La proposta è stata depositata da Jan Albrecht, parlamentare del partito tedesco dei Verdi. Tuttavia Bruxelles ha dato la possibilità ai ventotto Paesi membri di recepire l’emendamento alle nuove norme sulla protezione dei dati personali entro due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà a gennaio 2016.
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