Ten Ten Diciamo la nostra

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Benvenuti! Oggi dedichiamo qualche parola a Ten Ten, un’applicazione che sembra essere recentemente scoperta dal mainstream. È interessante notare che i commenti sugli store di app risalgono anche a quattro anni fa.

Vorrei evidenziare alcuni concetti importanti per chi ci segue. Per legge, è necessario avere almeno 14 anni per accettare il trattamento dei dati personali. Inoltre, in Italia, non è possibile avere un’email prima dei 14 anni senza un parental control, che permette di creare un’email per i minori di 14 anni. Se nel telefono di vostro figlio ci sono applicazioni di messaggistica istantanea come WhatsApp, dovreste essere voi genitori ad aver dato il consenso tramite un parental control.

State permettendo che vostro figlio/a sia profilato dalla tenera età.

È vero, questa app Ten Ten può essere considerata uno spyware, poiché richiede molti permessi per funzionare. Nei suoi termini di utilizzo, che abbiamo tradotto e letto, non nasconde che tracceranno i vostri movimenti, raccoglieranno i vostri contatti e monitoreranno l’ora in cui ricevete messaggi e da chi.

Sembra spaventoso, ma tranne che per i permessi necessari per funzionare in background, ovvero sempre attivi quando il telefono è acceso, questa raccolta dati è comune a molte app social. Immaginate se WhatsApp o Telegram leggessero automaticamente i messaggi vocali nel momento in cui li ricevete, a qualsiasi ora…

Benvenuti nell’era dei bambini iPad

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Ben ritrovati.
Abbiamo voluto tradurre questo video perchè è ritenuto da tutti noi di fondamentale importanza.
Non abbiamo tradotto o fatto i sottotitoli ma mettiamo di seguito la trascrizione.
Vi consigliamo anche di vedere il video perchè molte immagini sono significative.

 

Benvenuti nell’era dei bambini iPad, ci viene detto che la generazione Z è terrorizzata dalla prospettiva di crescere una generazione di bambini schiavi degli iPad, il termine bambini iPad è comunemente usato per descrivere i bambini che hanno a loro disposizione un dispositivo senza alcuna restrizione di tempo. Ironicamente, i video che trattano le crisi di questi bambini hanno una notevole popolarità su Tik Tok ed è nata una categoria di video che hanno raccolto milioni di visualizzazioni. Questi video sono creati da utenti che commentano, criticano e ridicolizzano apertamente i comportamenti dei bambini iPad mentre fanno i capricci, durante le crisi di pianto quando gli viene tolto il dispositivo, mentre dimostrano un totale disinteresse nell’ interagire con gli altri, nella loro mancanza di capacità di giocare con i giocattoli tradizionali, ecc., ma dietro tutto il sarcasmo e l’umorismo oscuro si nasconde tutta una serie di verità scomode su dove sta andando la nostra società. I bambini di oggi sono cattivi ma i bambini di domani vivranno una vita che non possiamo nemmeno immaginare e le future problematiche della generazione Alpha sono qualcosa a cui non vogliamo pensare. Per comprendere cosa succederà effettivamente a questi ragazzi in futuro, capire cosa succederà e perché i bambini con iPad sono fenomeni così terrificanti dobbiamo guardare come andavano le cose qualche decennio fa. Non è passato molto tempo da quando era normale per i bambini giocare fuori senza sorveglianza per lunghi periodi di tempo, sopratutto per giocare con altri bambini del proprio quartiere, probabilmente i tuoi genitori facevano lo stesso, lasciandoti per lunghi periodi di tempo, completamente senza supervisione, praticando sport, bruciando fortini e arrampicandoti sugli alberi. Così facendo si aiutavano i bambini a sviluppare abilità utili per gli anni avvenire, all’aria aperta, imparando a comunicare, a negoziare, a delegare, a difendersi, a fare amicizia e si capiva l’importanza del lavoro di squadra.

Questo li ha aiutati a sviluppare amicizie durature il gioco, ha aiutato questi bambini a svilupparsi come esseri umani per diventare, come ha detto l’autore Nicholas Taleb, nel suo libro ‘Anti-fragile’ ha detto che la creatività, il gioco, insieme ad altri componenti chiave come: i valori familiari tradizionali della comunità e la religione hanno contribuito a formare quello che il filosofo Peter Burer chiamava il sacro baldacchino: un invisibile struttura che si estende sulla società fornendo uno scudo che protegge le persone dalle incertezze e dalle crudeltà della vita. Il gioco all’aperto senza supervisione ha contribuito a creare cittadini migliori e di conseguenza una società migliore. Tuttavia all’inizio degli anni ’80 il gioco all’aperto senza supervisione è diventato molto meno frequente,sostituito invece da viaggi attentamente monitorati al parco e alle date di gioco fortemente supervisionate entro il 1997, l’ anno in cui la generazione Z iniziò ufficialmente, i giorni del gioco non strutturato diffuso erano ufficialmente morti e avanziamo rapidamente fino ad oggi, dove il gioco all’aperto senza supervisione è stato quasi interamente sostituito dal tempo davanti allo schermo, al chiuso, senza supervisione ed anche il tempo da trascorrere con la famiglia è sostituito da quello davanti ad un dispositivo. I bambini di oggi soffrono di un disturbo da carenza naturale, termine coniato dall’autore Richard Lou: stiamo creando un ambiente in cui credo che per definizione siano meno vivi ciò che i genitori vogliono è che i loro figli siano meno vivi ciò che l’insegnante vuole è che i suoi studenti siano meno vivi allo stesso tempo i tassi temporali di disturbo della condotta infantile, un precursore della psicopatia, continuano ad aumentare, questo in aumento è completamente collegato alla mancanza di gioco non supervisionato e al fatto che sempre più genitori esternalizzano il ruolo di caregiver primari ed esternalizzano tramite le persone che controllano gli algoritmi di intelligenza artificiale come Siri, Alexa e tutta una serie di altre creazioni artificiali non hanno alcun interesse a proteggere la privacy dell’utente.
Le grandi aziende tecnologiche non hanno alcun interesse a proteggere la privacy degli utenti e invece sfruttano i loro dati personali a fini pubblicitari. Plasmano e creano le persone secondo i loro ideali, trasformandole in consumatori conformi rendendole persone ideali per Amazon Apple o qualunque grande azienda tecnologica.

In effetti, questi algoritmi sofisticati, si rivolgono a neonati e bambini piccoli, individuando le loro vulnerabilità e sfruttandole senza scrupoli. Di conseguenza, crescendo, diventano sempre più dipendenti dai loro tablet, e le conseguenze di questa situazione saranno devastanti per la società.

Ma il problema è che oggi è sempre più allettante affidarsi alle tecnologie digitali. I genitori di oggi hanno così tante responsabilità. Entrambi i genitori lavorano solitamente, perché non c’è più abbastanza denaro, e quando tornano a casa stremati, è molto più semplice consegnare al loro bambino un iPad, mentre loro possono concedersi un po’ di relax per un’ora o due.

Ma la ricerca in corso evidenzia costantemente gli effetti a lungo termine del tempo eccessivo sullo schermo sui bambini. Tali effetti includono deficit di memoria, ridotto controllo emotivo, livelli più elevati di apatia e ansia, livelli più bassi di empatia, Ritardi nello sviluppo del linguaggio e del discorso, e persino comportamenti criminali. Quando i genitori stanno sorvegliando i loro piccoli, ci sono predatori sessuali, e intendo questo letteralmente, ma ne parlerò meglio più avanti. Nel 2017, lo psicologo dr. Gene M. scrisse per The Atlantic che la Generazione Z è stata in molti modi distrutta dalla diffusione degli smartphone, e tutti sappiamo che questa generazione è più ansiosa, più depressa, più incline al suicidio, meno propensa a frequentare, meno propensa a fare sesso, meno propensa ad uscire, meno propensa ad avere amici, meno propensa a parlare con i membri della famiglia, più sola, più isolata e più depressa. La Generazione Z sta davvero male. Possiamo vederlo tutti. È una trasformazione terrificante degli ultimi decenni che ha plasmato la generazione che vediamo oggi, ma pensate alla Generazione Alpha, cioè i bambini della “iPack”, che saranno ancora più malati, più stupidi, più tristi e più soli rispetto alla generazione attuale, senza dimenticare più grassi. In passato, i bambini si impegnavano in ore di gioco ogni giorno, il che non solo consentiva loro di bruciare calorie e mantenere la loro forma fisica, ma favoriva anche l’interazione sociale, migliorava le abilità cognitive e alleviava lo stress. Tuttavia, con la diminuzione del tempo dedicato al gioco, tutti gli aspetti dello sviluppo infantile sono stati negativamente influenzati, con conseguenze particolarmente preoccupanti sulla salute e sull’obesità. L’associazione tra l’aumento del tempo trascorso davanti agli schermi e l’obesità è innegabile.
Un maggiore tempo trascorso davanti allo schermo tende ad andare di pari passo, o meglio di mano in bocca, con un maggiore consumo di cibo e una minore gratificazione a lungo termine. Diversi studi hanno dimostrato che l’esposizione prolungata allo schermo porta effettivamente a un desiderio aumentato di cibo e a abitudini di spuntino più frequenti tra bambini e adolescenti. Inoltre, per complicare ulteriormente la situazione, gli studi mostrano che i bambini più obesi tendono a diventare adulti obesi. Infatti, circa il 55% dei bambini obesi durante l’infanzia continuerà a essere obeso durante l’adolescenza, isolandoli ulteriormente. È per questo che ora si stima che circa l’80% degli adolescenti obesi rimarrà obeso quando raggiungeranno l’età adulta, isolandoli sempre di più e rendendoli più insani. Ciò li porta ad avere meno testosterone e meno capacità di godersi la vita come dovrebbero, e se non mi credete, la maggior parte dei bambini ora ha un cellulare all’età di sette anni. Basta guardarsi intorno, così tanti bambini nei ristoranti, ovunque tu vada, con i loro iPad o iPhone, connessi online per ore a fare cose di cui i loro genitori sono completamente all’oscuro, alimentando così una grande epidemia di salute mentale per i bambini. Negli ultimi anni, ci sono stati livelli record di tristezza e autolesionismo tra i bambini, in particolare su Instagram, che è stato trovato avere effetti dannosi sul benessere mentale.
Uno studio che indaga sulla frequenza d’uso di Instagram ha rivelato una forte correlazione tra il suo utilizzo e vari esiti negativi, come depressione, bassa autostima, ansia legata all’aspetto fisico e insoddisfazione corporea. Milioni di bambini già a partire dai 10 anni utilizzano Instagram e vengono regolarmente bombardati da immagini sessualizzate e filmati traumatizzanti di autolesionismo. Senza considerare il fatto di sentirsi costantemente insicuri rispetto a persone che sembrano vivere vite migliori, o almeno così sembra. Non sorprende quindi che i bambini siano così infelici se li mettiamo in queste condizioni fin dall’inizio. La loro innocenza viene strappata via da loro in tenera età e sostituita con qualcosa di veramente terribile. Anche YouTube Kids, progettato appositamente per i bambini dai quattro anni in su, non è affatto sicuro.
L’applicazione è stata dimostrata offrire contenuti a sfondo sessuale, nonché materiale incentrato sul consumo di alcol e droghe, cose davvero non adatte a bambini di quattro anni. Più recentemente, sono emersi diversi rapporti riguardo a materiale dannoso su YouTube che mira specificamente a bambini di soli due anni. Ho isolato alcuni di questi, così le persone possono capire esattamente di cosa stiamo parlando. A sinistra dello schermo, c’è un episodio reale di Peppa Pig, quando Peppa va dal dentista, e a destra c’è un falso che tratta di paura e apparizioni tortuose. Ecco un altro esempio che abbiamo estratto da Paw Patrol, in cui viene menzionato “il vigile del fuoco al salvataggio” e a destra il falso, con incidenti, morti e paura. Fondamentalmente, individui malintenzionati hanno manomesso contenuti tratti da popolari e amati franchise per bambini, tra cui noti programmi come Peppa Pig, Paw Patrol di Nickelodeon e Frozen di Disney. Questi autori hanno inserito contenuti inappropriati e inquietanti che coinvolgono personaggi amati, causando traumi subliminali a bambini inconsapevoli. Queste sono le persone che stanno crescendo i bambini oggi, quando i genitori sono fuori o tornano a casa stanchi ed esausti dal lavoro. Loro semplicemente danno l’iPad al bambino, che viene così cresciuto da questi predatori. Le ragazze sembrano avere situazioni peggiori rispetto ai ragazzi. Sempre di più scopriamo quanto i social media siano dannosi per le donne. In particolare, vediamo sempre più articoli che le ragazze adolescenti stanno affrontando un’epidemia di salute mentale, con livelli record di tristezza segnalati. Le ragazze adolescenti americane non stanno bene, ognuna carica di queste storie terrificanti e strani effetti collaterali, e recentemente i professionisti della salute mentale hanno registrato un enorme aumento delle persone che cercano aiuto per disturbi mentali e sintomi simili alla sindrome di Tourette, e sempre più emergono prove che TikTok sia effettivamente responsabile di ciò.
Con l’attuale denominazione di “tic di TikTok”, i giovani, soprattutto le ragazze giovani, stanno manifestando sintomi di disturbi molto particolari dovuti all’esposizione ai social media. Gli influencer stessi, che mostrano tali sintomi, contribuiscono a diffondere questi tic di TikTok, che sono distinti da ciò che i professionisti medici vedono di solito nei pazienti con la sindrome di Tourette. Si tratta di un esempio di malattia sociogenica di massa o isteria di massa, in cui comportamenti, emozioni o condizioni si diffondono spontaneamente all’interno di un gruppo, compresi i gruppi online.

Inoltre, più tempo gli individui, specialmente i giovani, trascorrono su siti di social networking, maggiore è la probabilità che vivano un disagio psicologico e addirittura contemplino il pensiero di mettere fine alla propria vita. Il 60% dei giovani sostiene di aver sperimentato il bullismo online, aggravando ulteriormente l’epidemia di salute mentale. È ancora più preoccupante chiedersi se la Generazione Alpha è destinata al fallimento se la Generazione Z è così compromessa come lo è oggi. Come sarà fatta la generazione dei bambini iPad tra 20 anni, specialmente quando schermi e social media non solo rovinano la loro salute mentale, ma li rendono privi di emozioni in primo luogo? Non c’è solo un aumento dei “tic di TikTok”, ma siti di social media come TikTok e YouTube sono effettivamente mostrati di aumentare la psicopatia. I psicopatici, altrimenti noti come persone affette dal disturbo della personalità antisociale, sono caratterizzati dalla loro freddezza, manipolatività, natura antisociale e tendenze narcisistiche. Tra tutte le persone in società, tendono ad essere tra le più tossiche, facendo qualsiasi cosa sia necessaria per ottenere ciò che vogliono quando lo vogliono.
La società e il tuo benessere non hanno alcuna importanza per loro. Faranno qualsiasi cosa per ottenere ciò che vogliono, e questo disturbo è spesso associato a incontri precoci durante l’infanzia come maltrattamenti e rifiuti. E sì, probabilmente l’hai indovinato, l’uso estensivo di schermi e social media può portare alla diagnosi di psicopatia. Bisogna avere più di 18 anni prima di poter essere diagnosticati con qualcosa chiamato disturbo di condotta; prima dei 18 anni, un bambino viene diagnosticato con un grave problema comportamentale chiamato disturbo di condotta, che spesso coinvolge tendenze aggressive e trasgressioni della legge. La ricerca mostra chiaramente che i sintomi di condotta dell’infanzia sono significativamente associati a un maggiore utilizzo quotidiano dei social media durante l’età adulta emergente, e che un maggiore utilizzo quotidiano dei social media è significativamente associato a vari comportamenti antisociali. Il comportamento antisociale durante l’infanzia è un forte predittore del comportamento criminale in età adulta, e se ci pensi, la nostra società, soprattutto in Occidente, è progettata per promuovere il più psicopatico di tutti, il più avido e narcisista, e ricompensa il più possibile. E questa ruota del criceto sta solo per aumentare, specialmente con il tempo trascorso davanti allo schermo, che ostacola la nostra capacità di interpretare le espressioni facciali e acquisire abilità sociali, entrambe elementi cruciali per coltivare l’empatia. Una volta che i social media rimuovono l’empatia dall’equazione umana, ci si trova rapidamente circondati da una grande quantità di comportamenti patologici, persone più virtuose, vuote, plastiche, che non hanno cura della società che le ha cresciute o delle persone intorno a loro, solo più gratificazione istantanea, più dopamina. Questa è la generazione dei bambini iPad, e ovviamente non tutti diventeranno psicopatici, è un’evenienza estremamente rara in primo luogo, ma la mancanza di empatia e il crescente narcisismo causati dalla crescita con un iPad sono segni preoccupanti, specialmente quando si considerano le influenze moderne di oggi. Le persone che effettivamente stanno crescendo i tuoi figli, si vedono sempre più influenze che sono sempre presenti nella vita dei tuoi figli, ora sono loro che appaiono sul tuo schermo, quelli che seguono le tendenze di TikTok, quelli che creano la cultura di oggi, e quando guardi gli influencer più grandi ora, che sfoggiano stili di vita opulenti e sponsorizzano cose.

Come OnlyFans, sono davvero queste le persone che vuoi che crescano i tuoi figli, gli Adam22, i Logan Paul e i neon di questo mondo? Tutti questi esseri superficiali che riempiono la testa dei ragazzi con ideologie idiotiche, a volte pericolose, e preoccupantemente, come sempre più studi dimostrano, le influenze stanno avendo un impatto profondo sulla psiche dei bambini, plasmando le loro ideologie attraverso la diffusione di narrazioni distorte cariche di emotività, propagando la ricchezza materialistica, alimentando l’autoassorbimento e comportamenti davvero bassi. Tua figlia sta crescendo con Cardi B, Ruby Rose, che sexy canta riguardo ai loro genitali e alle glorie della promiscuità, distorcendo la percezione dei bambini di ciò che gli altri trovano veramente attraente. Ragazzi che vengono istruiti a ottenere più denaro, a trascurare cultura e tradizione e a screditare tutti. Bambini influenzati da contenuti per adulti a così giovane età. Non sto scherzando, oggi i bambini di nove anni sono regolarmente esposti a contenuti per adulti, e non si tratta dei contenuti per adulti del tempo dei tuoi genitori. Sappiamo tutti di cosa si tratta. Sono i contenuti più depravati immaginabili, compilazioni delle peggiori cose che puoi pensare, che distruggono completamente la dopamina dei tuoi figli, perché nella nostra società la gente è troppo stanca e oberata per avere il tempo di crescere i propri figli in modo adeguato, quindi dare loro un iPad sembra solo l’opzione più facile oggi.

Nessuna di queste sembra solo l’opzione più facile oggi, ma quando si riflette davvero su ciò che sta accadendo qui, su ciò che sta influenzando i bambini ovunque, il fatto che stiano guardando questo tipo di contenuto prima ancora del loro primo bacio. Cosa sta facendo questo ai cervelli dei bambini? Beh, non solo sta rovinando la loro capacità di attenzione e la loro empatia, ma ha anche effetti dannosi sullo sviluppo del loro cortex prefrontale, una regione del cervello responsabile della decisione razionale e della regolazione degli impulsi. Di conseguenza, quando questa area è compromessa, i bambini sono inclini a mostrare comportamenti impulsivi e a prendere decisioni ancora peggiori. Senza un corretto funzionamento del cortex prefrontale, un individuo rischia di vivere una vita piena di imprudenza e scelte sbagliate. Anche gli iPad distribuiti nelle scuole non sono sicuri, ci sono sempre più storie che emergono che coinvolgono bambini piccoli, anche di terza elementare, a cui vengono dati iPad non filtrati e vengono esposti ai contenuti più disturbanti attraverso questi algoritmi. Anche se il tempo di schermo di Apple è stato introdotto nel 2018 per fermare proprio questo tipo di comportamento, con restrizioni teoricamente progettate per aiutare genitori ed educatori, spesso non è così efficace. I bambini possono aggirare facilmente questi ostacoli minori e finire per accedere ai contenuti più depravati che si possa immaginare. Nuove ricerche di Imperior Software mostrano che uno studente su quattro ha guardato contenuti dannosi o violenti online mentre era in classe, il 17% lo faceva con un dispositivo scolastico, e addirittura uno su dieci ha utilizzato siti di gioco d’azzardo tramite questi iPad, ancora una volta, è importante sottolineare che tutto questo avviene in classe. Se tutto questo non è abbastanza deprimente, c’è una cosa che è ancora peggiore di una generazione di bambini iPad: i predatori che sfruttano la Generazione Alpha. Questo accade con ogni generazione, e si dice che in una città non sei mai a più di 6 metri da un ratto, ma sembra che i bambini non siano mai a più di sei clic da un predatore. I social media hanno in molti modi creato un rifugio sicuro per i predatori che possono nascondersi dietro a profili falsi e attirare bambini inconsapevoli in trappole potenzialmente distruttive, persino mortali. Ora il Wall Street Journal ha pubblicato un’approfondita inchiesta che mostra come Instagram connetta una vasta rete di predatori in tutto il mondo, e sebbene gli utenti di Instagram dovrebbero avere almeno 13 anni, molti utenti hanno solo 10 anni, e questo numero continua a diminuire.

Sempre più bambini vengono raggiunti da annunci pubblicitari, senza che essi sappiano che il bambino con cui stanno comunicando è in realtà un uomo di 58 anni con le intenzioni più spregevoli immaginabili. Nel frattempo, TikTok, la piattaforma di social media più popolare in circolazione, è stata definita la piattaforma perfetta per i predatori. Ora sappiamo tutti che il mondo online è pieno di mostri, il tipo di persone che si specializzano nel distruggere le vite dei bambini. Uno studio recente condotto da esperti di sicurezza informatica israeliani e americani rivela che i predatori che contattano i bambini sui social media sfruttano le violazioni di sicurezza per attivare segretamente le loro webcam senza la conoscenza o il consenso dei bambini e, allo stesso tempo, c’è stato un forte aumento dei casi di bambini che cadono vittime dell’estorsione online, della sextortion, il reato di manipolare i bambini, che sono stati poi costretti a condividere immagini esplicite di se stessi con gli abusanti.Questi abusatori minacciano poi di diffondere le immagini se non viene pagato un riscatto. I predatori sessuali hanno un nuovo terreno di gioco qui, prendendo di mira i bambini chattando con loro mentre giocano a popolari videogiochi.

Cbs anary mcniel al lavoro per voi su come i genitori possano proteggere i loro figli dal diventare vittime, dove i bambini trascorrono il loro tempo online, i predatori sono in agguato e in modo preoccupante un numero crescente di segnalazioni riguarda le immagini della categoria più grave, e ancora più preoccupante è che i bambini sono ora in grado di utilizzare iPad per accedere facilmente al dark web. Ora, come molti di voi sapranno, il dark web è costituito da una collezione nascosta di siti internet accessibili solo tramite un browser web specializzato, dove le persone possono vendere vari articoli e servizi, qualsiasi cosa di illegale che si desideri, ed è emerso di recente che un bambino di otto anni ha usato il suo iPad per accedere al dark web e acquistare una serie di articoli pericolosamente pericolosi, compreso un ak-47. La pistola è persino arrivata a casa sua con la madre, che alla fine l’ha consegnata alla polizia, ma questo ha sollevato una discussione scomoda qui. Se i bambini vengono cresciuti dagli iPad, vedranno ogni angolo di Internet e accedere al dark web su un iPhone o iPad è notevolmente facile e una volta che un bambino lo fa, entra in un mondo in cui la loro sicurezza e innocenza diventano quasi istantaneamente minacciate. Vedete, 1 su 50 bambini è colpito dall’usurpazione d’identità infantile e più della metà delle vittime sono bambini sotto i 9 anni. Quindi cosa rende così attraente l’identità di un bambino? Probabilmente perché il loro numero di previdenza sociale e la storia creditizia rappresentano una lavagna pulita che potrebbe rimanere intatta e potenzialmente incontrollata per molti anni, persino decenni, e se il furto passa inosservato, un criminale potrebbe utilizzare un numero di previdenza sociale rubato per stabilire una storia creditizia nel corso di un periodo prolungato e questa truffa potrebbe rimanere nascosta fino a quando il bambino richiede una patente di guida, un impiego o assistenza finanziaria per l’istruzione. Una cosa che non sarà rara con la generazione alpha e i bambini iPad, in particolare, è l’aumento dei “celibi involontari”, giovani uomini solitari e amareggiati da un senso di fallimento romantico che si ritrovano in comunità online.

Vedi sempre di più con cose come Tinder, con Instagram e con contenuti per adulti. Tutte queste cose stanno influenzando la salute mentale di tutti ovunque, ma soprattutto della generazione alpha, come ho già discusso. Ma una cosa che questo fa è creare una mancanza di comunità e coesione. Non hai mai la possibilità di connetterti con persone della tua età e più ciò accade, specialmente per la generazione alpha, più aumentano i “celibi involontari”. Si tratta di persone che non riescono a interagire con l’altro sesso perché non sono mai state socializzate correttamente, e questo si lega a una enorme diminuzione dei livelli di testosterone tra i giovani uomini. In effetti, l’uso prolungato dei social media abbassa effettivamente i livelli di testosterone nei maschi. È stato dimostrato che i social media possono causare la diminuzione dei livelli di testosterone, influenzando il desiderio sessuale e l’umore. Sempre più uomini stanno lottando con depressione, ansia e solitudine, e questo coincide completamente con la diminuzione del testosterone. Ci sono molteplici fattori per questo, come ho discusso più volte su questo canale, e mentre ci sono cibo, acqua e ormoni nell’ambiente, i social media e i dispositivi digitali stanno anche svuotando la virilità dei giovani uomini, rendendoli fiacchi, senza vita, odiosi e solitari. In realtà, l’adolescente medio oggi trascorre fino a 6 ore al giorno “distruggendo” la sua vita e probabilmente molto di più al computer. Quindi, immagina un bambino di 5, 6, 7, 8 anni che si fa dipendenza da questi algoritmi fin da giovane. Ricevendo la loro dose di dopamina da questi dispositivi, quando hanno 18 anni, sono già completamente immersi nei social media, con il cervello compromesso, sprecando la loro vita a guardare pixel. Alla loro età, la maggior parte dei bambini della generazione alpha avrà probabilmente passato quasi 5 anni completamente online, e intendo letteralmente il tempo passato a guardare i dispositivi. Cosa fa tutto ciò a un essere umano sano? Sorprende che la generazione alpha diventerà più arrabbiata, più grassa, più stupida, più sola? Le cose sono già brutte ora, ma purtroppo, le cose stanno solo peggiorando se i genitori continuano a crescere i loro figli con iPad, e il triste fatto è che la maggior parte dei genitori non sa nulla di tutto ciò. Non hanno idea delle conseguenze perché non hanno mai vissuto quest’esperienza, ed è molto più facile dare a un bambino un iPad che portarlo a fare sport, il che significa che sta emergendo una nuova generazione.

Ecco perché la generazione Alpha potrebbe rivelarsi la generazione più problematica di tutta la storia umana, soprattutto con l’ascesa dell’IA, un momento iPhone potenziato. Dove si collocherà questa generazione Alpha? Quelli nati tra il 2012 e la metà degli anni 2020 cresceranno in un mondo dove gli assistenti IA, né mamma e papà, regneranno supreme? Abbiamo già persone che sposano personaggi pixellati. Le relazioni umane stanno morendo, l’IA non fa che aggiungere benzina sul fuoco e, man mano che gli esseri umani trascorrono sempre meno tempo interagendo nel mondo reale e sempre più tempo immersi in mondi virtuali, i partner IA potrebbero benissimo sostituire quelli umani e, come i bambini iPad sono cresciuti, potremmo benissimo vivere nell’idiozia in pochi decenni.

 

Whatsapp interviene il Garante della Privacy.

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E’ notizia di oggi 14/1/2020:

“Il Garante ritiene che dai termini di servizio e dalla nuova informativa non sia possibile, per gli utenti, evincere quali siano le modifiche introdotte, né comprendere chiaramente quali trattamenti di dati saranno in concreto effettuati dal servizio di messaggistica dopo l’8 febbraio.”

Abbiamo ricevuto alcune mail dove genitori preoccupati per se e i propri figli ci chiedono cosa ne pensiamo riguardo alla ‘bufera’ della nuova policy di whatsapp.
Partiamo dicendo che al giorno d’oggi tutti ci fidiamo di società di servizi:

  • apple con Icloud, Trova il mio iphone
  • Google con gmail, Youtube, Drive, maps ecc)
  • Facebook con Whatsapp e Instagram
  • e tutte le App e i videogiochi ai quali ci logghiamo utilizzando le credenziali di uno dei servizi sopra citati senza investigare quali dati stiamo cedendo alle nuove app in installazione.

Per nostra esperienza diretta sul campo, alle persone non interessa la privacy, non interessa quali dati si trattengono i servizi gratuiti che usano, ma questa volta che il secondo uomo piu’ ricco del mondo fa un tweet molto lungo e pieno di informazioni (Use Signal) tutte le testate lo riprendono scrivendo tutto e il contrario di tutto.

Abbiamo ricevuto messaggi su whatsapp “Addio amici, da domani mi troverete qui….”
E’ vero, l’8 febbraio whatsapp aggiornerà la policy dell’applicazione e sarà un aggiornamento diverso tra Europa e resto del mondo.
Per quanto riguarda l’Italia e gli altri paesi dove vige il GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, una delle leggi sulla privacy più avanzate del mondo, non sono state fatte grandi modifiche riguardo alla privacy, ma lo stesso il Garante della Privacy è entrato nel mezzo.
Sono state cambiate solo alcune regole sulla sezione di WhatsApp per i negozianti e i servizi commerciali: dovrebbero consentire alle aziende di comunicare con i loro clienti tramite WhatsApp.

Perciò, invece di tirare un sospiro di sollievo e pensare di essersi fatti spaventare da informazioni ballerine, mettete un focus sulla privacy. Continuate pure a utilizzare whatsapp ma riflettete sull’importanza dei vostri dati, soprattutto quelli dei bambini.

Sappiamo di alcuni professori delle scuole medie che spingono gli studenti (minori di 14) nell’uso di whatsapp per le comunicazioni scolastiche studenti/professori. La motivazione dietro questa scelta sta nell’immediatezza del passaggio di informazioni ma ciò non toglie che stiano violando le regole di privacy e tutela dei minori. Sensibili all’argomento stiamo organizzando delle diffide al fine di avvertire le dirigenze scolastiche che dovrebbero avere un maggiore interesse e solerzia a far rispettare le leggi senza che alcuni genitori attenti si debbano trovare nella brutta situazione di combattere per tutelare e ottenere la cura dei propri figli che in tutta questa storia diventano degli emarginati.

E tutto questo succede sapendo che gli insegnanti hanno un mezzo più che idoneo per comunicare con gli studenti…Classroom!

Per cui invitiamo i dirigenti e i professori a ripassare la legge sulla possibilità di acconsentire al trattamento dei dati per i minori di 14 anni.

Whatsapp non puo’ essere installato prima dei 14 anni se non su un dispositivo provvisto di parental control e con il consenso dei genitori.

Vi alleghiamo 2 articoli che consigliamo di leggere sulla questione signal-whatsapp che condividiamo.

https://www.ilpost.it/2021/01/12/whatsapp-privacy-facebook/

https://www.ilpost.it/2021/01/13/signal-app-messaggistica/

Mascherine obbligatorie a Settembre. Gli studi dimostrano i rischi

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SICUREZZAMINORI

Forma ed informa

Chi ci segue lo sa, noi cerchiamo di formare/informare i genitori e gli addetti ai lavori che si interfacciano con minori, per tutto quello che riguarda l’aspetto informatico, dei pericoli del web, diamo suggerimenti legali su come affrontare difficoltà inerenti a problemi con minori e la rete ecc.

Ma siccome siamo SICUREZZAMINORI dobbiamo tenere gli occhi aperti anche su pericoli che non sono digitali ma reali e per giunta resi obbligatori di legge.

Non sembra che i minori siano stati tutelati durante questa pandemia.
Sono passati da immuni ad untori e adesso vogliono proteggerli a settembre al rientro a scuola con mascherine, distanziamento sociale e pranzo a sacco.

Vogliamo proporre un video del canale byoblu e pubblicizzare un Webinar che attualmente risulta esaurito, ma sarà un appunto per seguire l’evento ed un eventuale messa online dell’evento on demand.

Per coloro che si sono informati e fossero contrari alla decisione presa delle mascherine obbligatorie nei centri estivi è in corso questa petizione che vi proponiamo qua sotto.

Il Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori contesta il parere favorevole dei pediatri sulle mascherine a scuola:

Nessuna base scientifica

Cosa diciamo nelle conferenze di SicurezzaMinori

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Salve a tutti,

abbiamo pensato di raggruppare i principali concetti che divulghiamo durante gli incontri con genitori ed insegnanti che proponiamo.

Mettiamo a disposizione questo PDF.

Dentro ci saranno anche alcuni video che proiettiamo durante gli incontri.

SI RICHIAMA TUTTI GLI UTENTI ALLA MASSIMA CONDIVISIONE!!! TUTTO QUELLO CHE LEGGERETE E’ UN GRANDE SFORZO CHE IL NOSTRO GRUPPO HA FATTO METTENDO IN CAMPO PROGRAMMATORI, WEBMASTER, SISTEMISTI, PEDAGOGISTI. GRAZIE PER IL VOSTRO CONTRIBUTO.

DOWNLOAD CLICCA QUI

 

La conferma che la fine è vicina

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Siamo coscienti che schierarsi o dichiarare senza veli i propri gusti e criticare quelli degli altri non porta mai popolarità anzi…
Però vogliamo scaricare in questo post un po’ di frustrazione accumulata.

Ebbene sì parliamo dei Me contro Te, del canale YouTube da 4,5 milioni di iscritti e del botto fatto al botteghino con il film che non citeremo.
Abbiamo letto dei post esilaranti di genitori che per esorcizzare il ricordo (forse perenne) di aver portato i figli al cinema a vedere questo film, si sono sbizzarriti in frasi molto buffe…

Vi condividiamo il video fatto all’anteprima a Milano del film.
Lasciateci un commento sulla nostra chat Telegram o sulla pagina Facebook, perché ci interessa moltissimo il vostro punto di vista, che sarà spesso diverso dal nostro. Confrontiamoci…

 

Anche per voi sono aliene queste persone del pubblico o soltanto fans?

Ci siamo confrontati con un genitore, che aveva l’atteggiamento di ‘ quello sfinito ‘, ci raccontava come i 2 suoi figli stessero molto tempo a vedere questi video e che lui non sapesse come fare per riprendere la situazione in mano.

Volevamo suggerire 2 possibili sentieri da percorrere:

1)- Prendere il dispositivo del bambino e spengerlo.

2)- Vi offriamo uno spunto di riflessione:

Un bambino non puo’ registrare una mail prima di 14 anni.
Un bambino non puo’ accettare la normativa sulla privacy perciò non può’ installare applicazioni sul telefono che non puo’ avere prima di 14 anni.
I Me contro Te sono presenti anche su Youtube kids, che però è un’applicazione e perciò va installata su un dispositivo mobile che non puo’ essere del bambino perchè non ha 14 anni.
Da prendere in considerazione le microonde che si becca il bambino con i dispositivi mobili….
A questo punto l’unica maniera legale che un genitore ha per far vedere i SUPER COMICI E INTRATTENITORI COLOSSALI al figlio è questa:

Si prende il telefono del genitore, si installa il parental control googleFamily link, registriamo una mail under 14 tramite l’account del genitore, prendiamo il dispositivo del minore installiamo GoogleFamily link per bambini, associamo i 2 telefoni.
A quel punto il telefono del minore è monitorato, e chiederà di installare youtube o youtube kids, dove ci sono LE STARS DEL WEB, il telefono del genitore riceverà una notifica con la richiesta di installazione dell’applicazione. ADESSO STA AL GENITORE PRENDERSI LA RESONSABILITA’ DI ACCETTARE L’INSTALLAZIONE. (YouTube, Facebook, whatsup, Instagram, Telegram ecc ecc TUTTI DA 14 ANNI poi sarà il genitore a acconsentire alla privacy per il figlio, accetterà che l’account del figlio sia targettizzato da questi colossi.)

Finita la riflessione facciamo una domanda:

Come mai tutti questi bambini piccoli e piccolissimi conoscono i me contro te?
Secondo la legge, ci sarebbero soltanto 2 risposte:

1)- Il mio bambino ha un parental control, ho acconsentito io all’installazione dell’applicazione e da quel momento ho avuto la piena responsabilità della navigazione di mio figlio. E tramite il parental control ho impostato un limite di tempo per ogni ambito: Non più’ di XX minuti di video o di XX di videogiochi. Cerco di ridurre al massimo l’uso in quanto l’emissioni di microonde possono essere cancerogene.

2)- Do il mio cellulare a mio figlio, ignoro l’emissioni di microonde che un telefono emette, l’account nel cellulare è il mio, quello di un maggiorenne e perciò i servizi credono che a navigare sia un maggiorenne e non filtreranno nessun tipo di contenuto audio/video/pubblicitario. Inoltre la cronologia di navigazione e video sarà quella del mio dispositivo sia esso o un’altro.

Per la nostra esperienza pochissime persone si identificheranno nella numero 1. Anche se speriamo che i nostri lettori e iscritti facciano parte di queste.

Tik Tok Che dati Salva sui suoi Server? E’ possibile Cancellarli?

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Eccoci qua ad aggiungere un tassello di informazione sul social network Tik Tok.
In questo articolo abbiamo affrontato il discorso configurazione, abbiamo prodotto un video su come mettere in ‘ sicurezza ‘ la politica per una privacy ‘ adeguata ‘.
Vogliamo ribadire ed ampliare il concetto di CONFIGURAZIONE.
Questo discorso vale per adulti e bambini.
Ogni servizio ha la possibilità di essere configurato e da la possibilità di scegliere chi può’ vedere cosa.
Due banali esempi, ma neanche troppo, possono essere:
WHATSAPP nelle impostazioni (per accedervi: impostazioni – account – privacy) da la possibilità di scegliere chi può’ vedere: l’ultimo accesso, l’immagine del profilo, le info del profilo, i gruppi e lo stato.
Quindi se non attribuiamo ‘ I miei contatti ‘ a tutte le voci, chiunque abbia inserito il nostro numero nella propria rubrica accederà a questi dati. Visto che molti mettono (incomprensibile il motivo) la foto dei figli nel profilo whatsapp, questa sarà visualizzata e potenzialmente salvata da chiunque aggiunga il nostro numero in rubrica.
Esempio: posso vedere la foto della famiglia del mio idraulico con moglie e figlie in costume al mare perchè abbiamo il suo numero in rubrica (lui no il nostro) perciò lui avrà configurato ‘ CHI PUO’ VEDERE l’ IMMAGINE DEL MIO PROFILO su CHIUNQUE.
Su FACEBOOK è lo stesso, (impostazioni – privacy) possiamo scegliere chi potrà vedere cosa.
Riflettiamo sul fatto che un profilo configurato come pubblico e attivo dal 2008 mette a disposizione di estranei tutte le nostre foto, post, like, iscrizioni ecc… di 12 anni. Non riteniamo siano troppe informazioni da rilasciare al mondo? Direste a voce tutte queste cose ad un estraneo? Chissà…

Torniamo a TIK TOK.
Abbiamo letto tutta l’informativa sulla privacy che trovate qui.
Speriamo che venga letta nella sua completezza per farsi un’idea, ma noi vi riassumiamo i punti interessanti:

Tipi di dati personali che utilizziamo

Raccogliamo e utilizziamo le seguenti informazioni dell’utente:

Informazioni del profilo dell’utente.
L’utente ci fornisce determinate informazioni personali quando si registra sulla Piattaforma, tra cui nome utente, data di nascita, l’indirizzo email e/o numero di telefono, informazioni pubblicate sul proprio profilo e la sua fotografia o il suo profilo video.

Informazioni sui Contenuti dell’utente e comportamentali.
Trattiamo i contenuti generati dall’utente sulla Piattaforma, incluse le preferenze impostate (come la scelta della lingua), le fotografie e i video caricati e i commenti rilasciati dall’utente (“Contenuti dell’utente”). Raccogliamo informazioni attraverso sondaggi, gare e concorsi a cui l’utente partecipa. Raccogliamo anche informazioni riguardanti l’utilizzo della Piattaforma da parte dell’utente, ad es. le modalità di interazione con la Piattaforma, compreso il modo in cui l’utente interagisce con i contenuti che gli mostriamo, incluse le pubblicità, i video che guarda e i problemi riscontrati, i contenuti che gli piacciono, i contenuti che salva nei “Preferiti” e gli utenti che segue. Inoltre, deduciamo le sue preferenze, inclusi gli interessi, il sesso e l’età dell’utente allo scopo di personalizzare i contenuti. Utilizziamo le informazioni relative ai tuoi followers, ai like che ricevi e le risposte ai contenuti da te caricati, al fine di proporre i tuoi contenuti anche ad altri utenti e indagare se il tuo profilo presenta ulteriori opportunità per collaborazioni. Qualora l’utente acconsenta, utilizzeremo queste informazioni anche al fine di offrire pubblicità personalizzata e per proporti nuovi servizi e opportunità.

Informazioni tramite terzi.
L’utente può scegliere di condividere con noi determinati dati tramite terzi o mediante l’utilizzo della Piattaforma; potremmo raccogliere tali dati di terzi automaticamente. Ulteriori dettagli sulle informazioni che riceviamo da terzi sono disponibili di seguito:

Partner commerciali

Se l’utente sceglie di registrarsi per utilizzare la Piattaforma utilizzando i dettagli del proprio account di social network (ad esempio Facebook, Twitter, Instagram, Google), ci fornirà – o consentirà al suo social network di fornirci – il proprio nome utente e profilo pubblico. Analogamente condivideremo alcune informazioni con il social network pertinente ad esempio l’ID dell’app, il token di accesso e l’URL di riferimento dell’utente.
Per ulteriori informazioni sulla condivisione del proprio elenco di contatti di Facebook con noi, consultare Cercare altri utenti e invitare amici dell’utente.

Inserzionisti e circuiti pubblicitari
Utilizziamo le informazioni raccolte dall’utente e la sua interazione con la Piattaforma e altri siti di terzi per cogliere i suoi potenziali interessi per fornire pubblicità più pertinente (in caso di autorizzazione dell’utente). Questi dati ci forniscono informazioni sui siti web visitati, sulle app scaricate e sugli acquisti effettuati da parte dell’utente, affinché possiamo prevedere cosa proporre all’utente in futuro e valutare l’efficacia della pubblicità sulla nostra Piattaforma. Raccogliamo tali dati mediante l’uso di Cookie e tecnologie simili sulla nostra App e tramite informazioni simili ricevute da terzi che pubblicano annunci sulla nostra Piattaforma e sui siti visitati dall’utente.

Informazioni tecniche che raccogliamo sull’utente.
Raccogliamo automaticamente determinate informazioni dall’utente durante il suo utilizzo della Piattaforma, anche laddove si utilizzi l’App senza un account. Tali informazioni includono il proprio indirizzo IP, la propria cronologia di navigazione (ad esempio i contenuti visualizzati sulla Piattaforma), il gestore di telefonia mobile, le impostazioni del fuso orario, l’identificatore per scopi pubblicitari e la versione dell’app che si sta utilizzando. Raccoglieremo inoltre informazioni relative al dispositivo che l’utente sta utilizzando per accedere alla Piattaforma, ad esempio il modello, il sistema, il tipo di rete, l’ID, la risoluzione dello schermo e il sistema operativo del dispositivo. Quando l’utente accede da più dispositivi, saremo in grado di utilizzare le informazioni del suo profilo per identificare l’attività dell’utente su più dispositivi.
Posizione. Utilizziamo la “Regione geografica” selezionata dall’utente nelle Impostazioni per personalizzare l’esperienza dell’utente di TikTok. Se l’utente utilizza la Piattaforma su un dispositivo mobile, TikTok raccoglie informazioni relative alla posizione dell’utente. In alcune giurisdizioni, con il consenso dell’utente, raccogliamo anche dati GPS (Global Positioning System) e informazioni di geolocalizzazione del dispositivo mobile. Gli utenti che non intendono condividere la propria posizione con TikTok possono disabilitare i servizi di localizzazione dalle impostazioni del loro dispositivo mobile.

Per quanto tempo conserviamo i dati personali dell’utente

Conserviamo le informazioni dell’utente per tutto il tempo necessario alla fornitura del servizio in modo da poter adempiere ai nostri obblighi contrattuali e avvalerci dei nostri diritti in relazione alle informazioni in questione. Qualora non avessimo bisogno delle informazioni dell’utente per fornirgli il servizio, le conserveremo solo nel caso in cui la conservazione di tali dati si basasse su un nostro scopo commerciale legittimo. Tuttavia, ci sono occasioni in cui è probabile che conserveremo questi dati più a lungo in conformità ai nostri obblighi legali o laddove sia necessario per accertare, esercitare o difendere un diritto in sede giudiziaria.
Dopo che l’utente interrompe l’uso della nostra Piattaforma, conserveremo i dati dell’utente in forma aggregata e anonima.

Informazioni relative ai minori

TikTok non è rivolta a minori di 13 anni. Se si ritiene che siamo in possesso di dati personali raccolti da un minore, o relativi a quest’ultimo, si prega di informarci all’indirizzo privacy@tiktok.com.

RIFLESSIONI

Visto l’ultima dicitura al punto sui minori, ricordiamo che l’adeguamento italiano del 25 Maggio 2018 porta a 14 anni la possibilità di sottoscrivere il trattamento sulla privacy (come spesso detto lo troviamo una cosa assurda, visto che l’europa nel 2017 lo fissava a 16 anni e lasciava a ogni singola nazione il potere di valutare se sostarla. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro della giustizia Andrea Orlando con firma di Sergio Mattarella la abbassarono a 14 anni.)

Abbiamo acquistato l’ebook nell’immagine di lato, Supponiamo che essendo lo scrittore americano non vigono le stesse regole ma recita così:

Perché sempre sulla privacy di TIK TOK leggiamo:

I dati personali relativi all’utente, da noi raccolti, saranno trasferiti e memorizzati in una sede al di fuori dello Spazio economico europeo (“SEE”).
La situazione tragicomica è che se vogliamo cercare come fare a cancellare tutti i nostri dati il link non funziona:


I diritti dell’utente:
Al verificarsi di determinate circostanze, l’utente godrà di diritti in relazione alle proprie informazioni quali il diritto alla cancellazione, il diritto di accesso e il diritto alla portabilità. Per piu informazioni, clicca qui.”
Ma sulle parole clicca qui non c’è nessun link.
Ma noi abbiamo già scritto alla divisione privacy di Tic Tok evidenziano la ‘ svista ‘ e chiedendo l’immediato ripristino del link.

Tik Tok configuriamolo per una maggior sicurezza per i ragazzi

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Dopo richieste pervenute sul nostro sito, abbiamo deciso di realizzare un piccolo video per aiutare a configurare il social Tik Tok e per dare modo ai genitori di verificare le impostazioni dei social ai quali hanno dato il consenso ad iscriversi ai loro figli.

Sembra scontato ma non lo è: Ogni social ha delle impostazioni sulla privacy ad esempio: ‘ chi puo’ vedere le mie foto ‘ ‘ chi puo’ contattarmi ‘ ‘ la scelta tra profilo pubblico o privato ‘ ecc.

Il 29 Ottobre un’istituto italiano ha mandato questa comunicazione alle famiglie dei propri studenti.
Inutile dire che quasta comunicazione è diventata virale, piu’ di una persona l’ha condivisa con noi…
Ci è sembrato doveroso contattare l’istituto per chiedere il permesso di pubblicarla sul sito, ma purtroppo il permesso ci è stato negato.
Ecco secondo noi un brutto esempio di divulgazione.
L’istituto sarebbe dovuto essere fiero per la sensibilità dimostrata verso un argomento così importante e tramite questa comunicazione in carta intestata rendere piu’ ufficiale la problematica.

 

 

VIDEO CONFIGURAZIONE PRIVACY TIK TOK

 

 

 

 

vedi anche:

Trap + Videogiochi Violenti + Balletti Erotici = Adolescenti Turbati

Dispositivo di sicurezza anti abbandono di neonato

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Anche la tecnologia digitale aiuta a proteggere i piccoli
in automobile.

Un imprevedibile black out della mente che, in
condizioni di stress o per il poco sonno, può avere conseguenze irrimediabili. Parliamo di sicurezza dei bambini in auto e in particolare dei numerosi casi, riportati dalle cronache soprattutto estive, di piccoli lasciati per ore in auto dal genitore. Una dimenticanza provocata da un “corto circuito” mentale che gli esperti chiamano amnesia dissociativa, dagli effetti a volte fatali. Per prevenire fatti simili, la normativa italiana ha approvato una legge che dal 1° luglio prossimo impone l’uso di nuovi dispositivi tecnologici di supporto ai genitori.
Uno di questi è Tippy, uno strumento anti-abban-dono realizzato da Digicom: si tratta di un cuscinetto “intelligente” da posizionare sulla seduta del seggiolino auto del bimbo, che si connette al cellulare del genitore grazie a una App scaricata sullo smartphone per avvisarlo con un allarme sonoro se si allontana lasciando il piccolo all’interno dell’auto. Se il genitore non risponde all’allarme entro un certo tempo, il sistema invia un sms ai numeri telefonici d’emergenza preimpostati con le coordinate geografiche dell’auto, creando una vera e propria rete di soccorso immediata.
Ormai da tempo in vigore, ma mai scontate, le regole sull’uso dei seggiolini per il trasporto dei bambini in auto, obbligatori dalla nascita fino ai 36 chili di peso del bambino. Fino ai 9 chili di peso e ai 15 mesi di età il seggiolino deve essere del gruppo 0 o 0+ e va posizionato al contrario rispetto al senso di marcia. Dai 9 chili in su invece i seggiolini si suddividono nei gruppi 1-2-3 per bambini dal peso 9-36 chili e 2-3 per bambini dai 15 ai 36 chili, e vanno posizionati nel senso di marcia.
Non solo in auto
Per la sicurezza dei bambini risulta fondamentale anche l’uso del casco per la bicicletta, sia nel caso che il piccolo sia un passeggero sia nel caso conduca lui stesso la bicicletta o il monopattino, oggi di moda, anche nella versione “tecnologica” dell’overboard. Nel 2017 la Francia ha fatto da apripista approvando una legge sull’obbligo del casco in bicicletta sotto i 12 anni.

Ad ispirare il legislatore uno studio del Consiglio nazionale della sicurezza stradale francese dal quale emerge che «indossare un casco ridurrebbe il rischio di ferite alla testa, sia nel caso di caduta accidentale che di collisione con un veicolo. L’uso del casco diminuisce il rischio di lesioni serie del 70% e di lesioni minori del 31%, oltre a ridurre del 28% il pericolo di cicatrici al viso. La parte neurologica della ricerca evidenzia che indossarlo abbassa drasticamente il numero di casi di perdita di coscienza, tanto che procedendo a velocità prossima a 10 km/h il rischio passa dal 98% in caso di testa nuda allo 0,1% peri bambini protetti».

Letizia Coppetti

Google Family Link – Parental Control –

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Google Family Link – Parental Control –

 

La maggior parte delle volte il primo cellulare, consegnato troppo presto, ha un sistema operativo android.

Vi vogliamo spiegare come è possibile fare un monitoraggio non troppo invasivo del dispositivo di vostro figlio.

Il minore deve avere un account google. Purtroppo e a nostro avviso senza senso, per creare un profilo ‘ figlio ‘ serve una carta di credito non prepagata, unico documento riconosciuto da google come valido per identificare una persona.

In europa è possibile avere una mail personale dal sedicesimo anno di età:

https://support.google.com/accounts/answer/1350409?hl=it

Abbiamo fatto una prova e il sistema che andremo a spiegare di parental control funziona anche per i profili +16.

Google mette a disposizione 2 app una da installare nel dispositivo del genitore e una da installare nel dispositivo del figlio.
Ricordiamo che l’account registrato nel telefono del figlio non puo’ essere lo stesso di quello registrato in quello del genitore, errore spesso commesso.
Questo potrebbe far accedere alla nostra mail gmail o alla nostra cronologia youtube, ecc…

L’applicazione si chiama Google Family Link, in realtà sono 2 applicazioni, una per i genitori ed è disponibile anche per ios nel app store di apple, e una per il figlio da installare nel cellulare consegnatogli.

Ad oggi questo è il link dell’applicazione per genitori che hanno un telefono android:

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.apps.kids.familylink&hl=it

e questo è il link della relativa app per il figlio:

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.google.android.apps.kids.familylinkhelper

Cosa è possibile controllare con questa installazione?
Dove si trova il dispositivo all’interno di una google maps
Il tempo di utilizzo del cellulare, quanti minuti è stata usata una app
Potete impostare un limite di tempo giornaliero ad esempio 1 ora, e dopo che il cellulare per qualsiasi scopo fosse stato usato raggiungerà 1 ora di utilizzo si bloccherà, impostando a zero il contatore si bloccherà all’istante.

Questo è il link in italiano ufficiale di google dove potrete trovare ulteriori spiegazioni e non esitate a contattarci se foste in difficoltà.

https://families.google.com/intl/it/familylink/

Su youtube esistono dei video fatti da dei ragazzini che insegnano come bypassare il filtro genitoriale….
Quello che possiamo dire è che youtube non è una piattaforma da bambini, esiste la versione per ragazzi che si chiama youtube kids dove si vedono solo video adatti al vostro bimbo e dove le impostazioni sono decise dal genitore.