Eccoci qua con un articolo sul metaverso.
Il discorso è molto ampio, a volte complesso ed essendo una tecnologia in divenire, alcune affermazioni in questo articolo potrebbero diventare obsolete in fretta.
Partiamo dalla definizione di wikipedia.
Nella letteratura futurista e nella fantascienza, il metaverso è un’ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall’uso di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumenta ta (AR). Nell’uso colloquiale, un metaverso è una rete di mondi virtuali 3D incentrati sulla connessione sociale.
Chi sta investendo nel metaverso?
Iniziamo dicendo che sapere chi sta investendo e investirà in futuro, chi ne ha interesse, ci fornisce non solo indicazione dell’importanza di questa nuova tecnologia ma anche delle potenzialità siano esse economiche, di influenza sociale che di potenziali rischi.
Prima tra tutti abbiamo Meta, fino ad ottobre 2021 chiamata Facebook, la compagnia di Mark Zuckerberg che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, i servizi di messaggistica WhatsApp e Messenger e sviluppa i visori di realtà virtuale Quest2.
Meta è soltanto la punta dell’iceberg. Ad esempio, vi sono anche Microsoft, Roblox ed Epic Games, i quali hanno già investito milioni di dollari nello sviluppo del progetto. La prima ha presentato Mesh per Microsoft Teams che consente di partecipare alle videochiamate in versione avatar, fornendo un senso di presenza condiviso in riunione. Roblox sta allestendo una vera e propria squadra dedicata allo sviluppo di giochi per il Metaverso, mentre Epic Games indaga su come implementarlo all’interno della propria piattaforma dove già ora è possibile assistere a concerti (come nel caso di Travis Scott nel 2020), film e commemorazioni virtuali (come nel caso di Martin Luther King Jr nel 2021).
ll valore del Metaverso
Citi, banca d’investimento americana, stima un Total Addressable Market (TAM) per l’economia del Metaverso compreso tra 7,7 trilioni di dollari e 12,8 trilioni. Un Metaverso indipendente dal dispositivo, accessibile quindi indifferentemente tramite personal computer, console di gioco, smartphone, e così via, potrebbe comportare un valore dell’ecosistema molto grande. Inoltre, le telecomunicazioni, l’hardware tecnologico e gli aggiornamenti dell’infrastruttura necessari per ospitare un universo virtuale immersivo si tradurranno in ingenti spese. Nella tabella sottostante Citi stima la dimensione dell’economia del Metaverso in base a diversi scenari potenziali.
Citi utilizza una previsione di crescita del PIL globale del Fondo monetario internazionale pari al 3,5%, che fornisce un PIL globale stimato di 127.9 trilioni di dollari entro il 2030. La banca incorpora anche un rapporto del 2017 di Oxford Economics che stima che l’economia digitale rappresenterà oltre il 24% del PIL mondiale entro il 2025. Citi prevede inoltre che, entro il 2030, il 30-40% della spesa digitale riguarderà il Metaverso.
Secondo stime di Gartner, il 25% delle persone passerà almeno un’ora al giorno nel metaverso entro il 2026 per lavoro, shopping, istruzione e entertainment. Nel contempo, il 30% delle organizzazioni avrà prodotti e servizi pronti per il metaverso.
Secondo stime di Goldman Sachs, il mercato globale del metaverso avrà un valore di 12 trilioni di dollari senza tuttavia specificare entro quanto tempo.
Questo afflusso di attività sta attirando marchi e consumatori nel mondo virtuale e sta anche portando a casi di cyberbullismo e molestie, oltre a crimini finanziari, sottolineano gli esperti del settore.
Moderare il metaverso complicato
Moderare il metaverso non sarà certo una passeggiata. Se fino ad oggi la moderazione delle piattaforme si è limitata per lo più a contenuti scritti, nel metaverso bisognerà tenere conto anche della voce e dei gesti. Il che rende il compito del controllo più difficile. Ad esempio, bisognerà evitare lo stalking degli avatar femminili o le ‘toccatine’ virtuali. Senza pensare al turpiloquio, che non potrà certo essere bloccato in tempo reale ma soltanto in un secondo momento. Sono previste sanzioni, a partire dall’allontanamento degli account tossici.
Questo video ritrae una ragazza ventiduenne che si finge per esperimento sociale una quindicenne in giro per un metaverso e riceve molestie:
Come il “terrorismo o gruppi potenti maleintenzionati possono sfruttare il metaverso
Il terrorismo, che già fa ampio uso della dimensione cyber per le sue attività, potrebbe sfruttare la natura immersiva di questi nuovi spazi per potenziare l’efficacia delle proprie tecniche. Secondo alcuni ricercatori del National Counterterrorism Innovation, Technology, and Education Center di Omaha, il Metaverso, anche se ancora in costruzione, presenta già alcune problematiche e la sua traiettoria evolutiva fa pronosticare nuovi metodi persuasivi e coercitivi che gli estremisti potrebbero utilizzare per esercitare la loro influenza. Essi hanno individuato tre principali modi in cui il metaverso complicherà gli sforzi per contrastare il terrorismo e l’estremismo violento:
• Reclutamento: l’impegno online nel reclutamento è caratteristica consolidata dell’estremismo moderno. Il Metaverso minaccia di espandere questa minaccia: per ora internet viene utilizzato maggiormente per la divulgazione di materiale ideologico, ma domani i leader estremisti avranno più efficaci mezzi per formare e influenzare le comunità virtuali, espandendo l’adesione alle narrative estremiste mediante modalità esperienziali immersive che risultano potenti e difficili da annientare;
• Coordinamento: il Metaverso offre metodi innovativi per coordinare, pianificare ed eseguire atti terroristici. Ad esempio, da qualsiasi ubicazione fisica e attraverso avatar che occulterebbero la loro reale identità, i leader estremisti potrebbero creare rappresentazioni virtuali di qualsiasi edificio fisico, che permetterebbero loro di guidare i membri attraverso percorsi che portano a obiettivi chiave, coordinare percorsi alternativi e stabilire piani di emergenza. Tale approccio coincide con quello adottato dalle forze militari di tutto il mondo, che considerano l’esercitazione virtuale efficace e vantaggiosa sia economicamente che a livello di contenimento del rischio operativo;
• Nuovi obiettivi: il rischio di danneggiamento di strutture, sabotaggio di eventi e incolumità delle persone esiste anche nel mondo virtuale e si ripercuote in quello fisico. Ad esempio,l’impatto psicologico che potrebbe avere la riproduzione del crollo delle torri gemelle durante una commemorazione delle vittime dell’11 settembre, seppur nella dimensione del Metaverso, potrebbe essere molto forte, così come potrebbe esserlo la presenza di svastiche e scritte antisemitiche sulle sinagoghe. Ancora, esiste la possibilità di imparare a utilizzare armi, come nel caso di Second Life, criticato già nel 2007 dal giornale “The Australian” per la presenza nel gioco di armi come l’AK47, e, tra i suoi utenti, di tre terroristi jihadisti e due gruppi terroristici jihadisti che avrebbero potuto reclutare e istruire soggetti all’interno del gioco. Inoltre, va sottolineato che attraverso i sistemi di scambio in criptovaluta, è venuta a crearsi una profonda integrazione tra economia digitale e reale, perciò gli utenti che investono nell’universo virtuale corrono il rischio di perdere risorse concrete: la distruzione di un business in uno spazio virtuale corrisponde a una perdita finanziaria reale.
Si sta delineando in sostanza un secondo universo, socialmente ed economicamente connesso al mondo fisico, ma giuridicamente indipendente da esso, in cui al momento non ci sono identità, confini, regole, né apparati di controllo.
Nonostante sia innegabile che il concetto di Metaverso racchiuda in sé un enorme potenziale per il progresso umano, non va tralasciato il fatto che il suo sviluppo sta aprendo sempre nuove vulnerabilità e altrettante opportunità per sfruttarle.
Ci sono personaggi come Catriona Campbell, esperta di intelligenza artificiale che nelle sue conferenze ci spiega come entro 50 anni i figli si farenno anche nel metaverso.
Essendo un servizio che si consoliderà nel futuro prossimo, il target sono senza dubbio i bambini ed adolescenti di oggi.
Infatti già si parla di didattica a distanza nel metaverso, ed ancora di dad, in Bulgaria si offrono al centrocommerciale esperienze nel metaverso a bambini con belle poltroncine a draghetto.
Su tik tok sono centinaia gli streamer che insegnano come entrare nei nuovi gioche che il metaverso mette a disposizione e incredibilmente sono sempre di più quelli che ti pagano per giocare, si puoi guadagnare dalle missioni che finisci con criptomoneta.
Monitoriamo anche le scelte di un big, che mentre scriviamo è sommerso di polemiche attorno ai suoi concerti: Jovanotti.
Infatti quest’anno nasce il JOVAVERSO, in collaborazione con Tim. Dopo le polemiche delle spiagge sciupate dai suoi eventi, per fortuna tutti i partecipanti al Jova beach party potranno tramite lo stand tim piantare un fiore nel Jovaverso….
Concludiamo con un mercato che esploderà visto la quantità di utenti….
Sesso digitale: un italiano su tre è già pronto per il metaverso
Questo tzunami di tecnologia farà aumentare ancora di più il divario informatico tra genitori e figli, noi dobbiamo restare concentrati sul web classico e ricordarci che non è un posto sicuro!
Parliamo con genitori di bambini di 9/12 anni con telefoni propri con sim intestate al genitore, senza parental control sul dispositivo, con connessioni non protette e/o lasciati soli alle consolle in giochi che hanno chat oppure cuffie e microfono….
Genitori di ragazzini che non riescono a staccare la rete al figlio quando è sera, alcuni che dormono col dispositivo sotto il cuscino, ed abbiamo spiegato molte volte che il telefono è un router e non va tenuto sotto il cuscino…
A nostro avviso siamo lontani da una consapevolezza tecnologica genitoriale.