Cosa rischia il minorenne che fuma? Possono esser vendute sigarette ad un minorenne? Come funzionano i distributori automatici?
Avete mai visto un minore di diciotto anni fumare? Certo che sì. Per strada, davanti ai locali pubblici, nei bagni delle scuole: c’è sempre un posto dove poter fumare, se mai di nascosto dagli adulti. Bene: i minorenni possono fumare. Ma è legale? Il ragazzino che compra le sigarette commette reato? E chi gliele vende? Vediamo cosa dice la legge.
Sigarette: si possono vendere ai minori?
I minorenni possono fumare? Vediamo cosa dice il nostro ordinamento. La nuova legge italiana sul tabacco [1] proibisce di vendere prodotti contenenti nicotina, tabacco o suoi derivati, nonché sigarette elettroniche nelle quali sono presenti le stesse sostanze, a chi non abbia compiuto i diciotto anni. Nello specifico, il venditore è tenuto a chiedere all’acquirente di mostrare un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia evidente.
La legge punisce severamente i trasgressori: chiunque vende o somministra ai minorenni i prodotti sopra indicati viene punito con una sanzione pecuniaria che va da cinquecento a tremila euro, oltre alla sospensione per quindici giorni della licenza all’esercizio dell’attività. In caso di recidiva (cioè, di ripetizione dell’illecito), la sanzione va dai mille agli ottomila euro, alla quale si aggiunge la revoca della licenza all’esercizio dell’attività.
Il divieto di vendere sigarette ai minorenni si estende, ovviamente, anche ai distributori automatici. Questi, se vendono al pubblico sigarette, sigari, sigarette elettroniche, contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina oppure altri prodotti ove sia presente tabacco o nicotina, devono essere muniti di un sistema automatico di rilevamento dell’età. Normalmente, questo obbligo viene assolto mediante l’acquisizione dei dati contenuti dalla tessera del codice fiscale (= tessera sanitaria).
Sempre secondo la legge, i distributori devono essere sottoposti regolarmente a verifica da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
L’attuale normativa, quindi, vieta la vendita ai minori dei prodotti a base di nicotina o tabacco. Solo per una curiosità giuridica, si pensi che il testo di legge in vigore fino al 2012 limitava il divieto solamente ai minori di sedici anni.
Sigarette: i minori possono fumarle?
Da quanto detto nel paragrafo che precede si evince facilmente che in Italia non c’è un divieto di fumare per i minori di diciotto anni. Dunque, i minorenni possono fumare. Il problema è dei rivenditori, i quali non possono vendere sigaretti o prodotti contenente tabacco o nicotina ai minori. In buona sostanza, vige lo stesso divieto che c’è anche nel campo degli alcolici.
Il codice penale punisce con l’arresto fino a un anno l’esercente un esercizio commerciale (bar, pub, pizzeria, ristorante, ecc.) che somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici. La stessa pena si applica a chi vende alcolici attraverso distributori automatici che non consentano la rilevazione dei dati anagrafici dell’utilizzatore mediante sistemi di lettura ottica dei documenti, a meno che non sia presente sul posto personale incaricato di effettuare il controllo dei suddetti dati [2].
Per la fascia non ricompresa nella norma sopra esposta (cioè tra i sedici e i diciotto anni) la legge italiana ha previsto una mera sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una pena pecuniaria da duecento a mille euro [3].
Cosa rischia il minorenne che fuma?
Se il venditore di sigarette o di prodotti contenenti nicotina o tabacco che esercita la sua attività anche nei riguardi dei minori di diciotto anni incorre in una sanzione amministrativa e nella sospensione (o addirittura revoca) della licenza, il minorenne che acquista questi prodotti non rischia nulla.
Quindi, possiamo dire che i minorenni possono fumare senza alcun rischio, se non quello di rovinarsi la salute, considerati gli effetti cancerogeni delle sigarette. Dal punto di vista legale, però, il minore di diciotto anni che fuma una sigaretta non può essere sanzionato, a meno che non fumi in luoghi protetti dalla legge.
In Italia, infatti, è vietato per chiunque (maggiorenne o minorenne) fumare in alcuni posti, tra i quali rientrano: i pressi di università ospedaliere o presidi ospedalieri, di istituti di ricerca scientifica di cura pediatrica; le pertinenze esterne (terrazze o balconi) dei reparti di ginecologia e ostetricia, nonché di neonatologia e pedriatria delle università ospedaliere, dei presidi ospedalieri e degli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico.