Candeline ai metalli pesanti…c’è ferro, bario, silicio, calcio

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Ultimamente, anche se passato un anno dalle feste in compagnia, le torte di bambini e  adulti hanno sempre una coreografia pirotecnica che accompagna l’arrivo e che fa da cornice a foto e video.
Ma cosa ricade sulla torta? Cosa mangiano i bambini?
Un servizio di report analizza con un microscopio per nanoparticelle….

il giornale

Come possiamo vedere il servizio di report è del 2017 ma si continuano ancora a vendere come candeline da torta e vediamo come risponde uno dei venditori di amazon alle domande se sono sicure…?!

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Gli Ftalati cosa sono?

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Il Ministero della salute in questo opuscolo racconta alla popolazione i rischi da ingestione, da contatto e le pene per i costruttori che si muovono attorno agli ftalati.

Dove si trovano gli ftalati

Gli ftalati – si legge sul Guardian – sono ampiamente utilizzati nei contenitori alimentari, nelle pavimentazioni, nei saponi per le mani e negli shampoo. E, prima della messa al bando, erano contenuti anche in alcuni prodotti per l’infanzia. Ma non solo. Gli ftalati li ingeriamo anche. Attraverso i panini e i sandwich, ad esempio, ma solo se consumati in un fast-food, ristorante o tavola calda. Questo spiegherebbe perché gli adolescenti che mangiano fuori hanno fino al 55% di ftalati nel corpo rispetto ai coetanei che mangiano a casa. Nell’elenco figirano anche latte intero, panna e carne (soprattutto quella grassa e il pollame) a causa dell’uso estensivo di queste sostanze iniziato negli scorsi decenni che ha contaminato il suolo e dunque anche il mangime per gli animali. A rischio anche margarina e oli da cucina.

 

Donne in gravidanza, bambini e adolescenti sono i più vulnerabili agli effetti tossici di questa sostanza che va a danneggiare il sistema endocrino, spiega Julia Varshavsky, della Berkeley e tra gli autori dello studio. Come evitarli? Secondo uno studio pubblicato da Environmental Health Perspectives, è possibile ridurre il livello di esposizione agli ftalati così come al Bps (bisfenolo A) senza grandi sforzi semplicemente evitando il più possibile i cibi confezionati. E poi, consumando alimenti freschi sfusi, lasciando sugli scaffali quelli confezionati in contenitori di plastica o di latta. Scegliendo anche cosmetici e detergenti con buon Inci. Mentre per i bambini bisogna prediligere giocattoli in legno o altri materiali naturali. Per il ministero della Salute, infatti, tra i prodotti più a rischio, ci sono infatti:

  • Bambole (soprattutto quelle con abiti scintillanti)
  • Maschere di carnevale
  • Animali di plastica
  • Macchinine
  • Giochi da bagno
  • Giochi gonfiabili
  • Giochi da spiaggia
  • Gomme e altri articoli di cancelleria

 

Questo videodocumentario ha una parte dedicata agli ftalati e cita ricerche dove si riscontano malattie come autismo, danni ad organi genitali e molto ancora, consigliata la visione.

 

 

Bambini che mangiano troppo: 7 errori da non fare

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Solo il 17% dei genitori italiani si accorge del peso eccessivo dei propri figli, mentre il 98% non lo considera un problema medico.

 

A rivelarlo è un’indagine di Altroconsumo su ventimila famiglie con figli under 10. Un dato allarmante che fotografa come spesso dietro un rapporto sbagliato con il cibo dei bambini ci siano non solo stili di vita scorretti adottati in famiglia, ma anche una sottovalutazione del fenomeno da parte di mamme e papà.

Ma quali sono le abitudini e i comportamenti sbagliati che possono indurre i bambini a mangiare in modo eccessivo? Scopriamoli insieme.

1. SALTARE LA COLAZIONE
La colazione è fondamentale per non arrivare troppo affamati al pasto successivo e mangiare di più nell’arco dell’intera giornata. L’ideale è condividerla con tutta la famiglia a tavola, ma se al mattino vai di fretta «prepara la sera prima dei piccoli contenitori con frutta già tagliata: tuo figlio potrà consumarla mentre si reca a scuola», è il suggerimento di Paola Salgarelli, biologa nutrizionista e specialista in Scienze dell’alimentazione.

2. MANGIARE DAVANTI A TV E TABLET
Meglio evitare le distrazioni a tavola, una regola che non dovrebbe valere solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti di casa. Consumare i pasti davanti a tablet, PC e altri apparecchi digitali può essere dannoso. «Favorisce l’obesità e riduce la capacità di controllare consapevolmente la quantità di cibo che si mangia. Non permette di assaporare a pieno la qualità e la bontà di ciò che si sta consumando», spiega la nutrizionista. Inoltre, aggiunge la psicologa Schiralli, «rende difficile distinguere il pieno dal vuoto, la fame dalla sazietà, avviando un processo di disconoscimento delle sensazioni fisiche e delle emozioni».

3. SCEGLIERE FUORI ORARIO SNACK IPERCALORICI
«A metà mattina e a metà pomeriggio è molto importante spezzare il digiuno con uno spuntino che permetta al piccolo di arrivare non troppo affamato ai pasti principali e che, allo stesso tempo, non rovini l’appetito per il pranzo o per la cena», spiega la dottoressa Salgarelli. Da evitare cibi elaborati e ricchi di grassi. Spazio, invece, alla frutta.

4. MANGIARE SPESSO AL FAST FOOD
Soprattutto se il bambino è in sovrappeso è bene limitare il consumo di pasti preparati industrialmente. Meglio evitare hamburger, patatine, salse e altri cibi da fast food. «Si tratta di alimenti ricchi di grassi saturi, sale e zuccheri, colesterolo, carboidrati raffinati e altre sostanze dannose», spiega la nutrizionista. «Attenzione, poi, alle bevande zuccherate. Il consumo eccessivo di zuccheri semplici risulta essere una delle prime cause dell’obesità infantile. Questo perché gli zuccheri in eccesso, guidati dall’azione dell’insulina, vengono immagazzinati sotto forma di grassi all’interno dei tessuti adiposi».

5. FARE POCO MOVIMENTO
Bando alla pigrizia. Anche svolgere una disciplina sportiva può essere di aiuto per rieducare il piccolo a una sana e corretta alimentazione. «L’attività fisica, se fatta in maniera costante, permette di ottenere progressivamente un innalzamento del metabolismo basale che fa sì che l’organismo consumi di più, anche a riposo», afferma la nutrizionista. «Questo vale per grandi e piccini. Nei piccoli in sovrappeso questo meccanismo permette di contenere l’aumento di peso senza particolari sacrifici a tavola».

6. DIRE AL PICCOLO CHE MANGIA TROPPO
Mortificare un bambino che mangia troppo, umiliarlo o ridicolizzarlo, così come sgridarlo, non serve, anzi, si potrebbe ottenere l’effetto contrario. «Meglio cercare di capire cosa il bambino stia cercando di comunicare con questo atteggiamento, dedicare del tempo per stare insieme, giocare e condividere emozioni insieme a lui», suggerisce la psicologa. «Ripetere al bambino cosa è meglio fare o non fare a proposito del cibo si rivela sempre un pessimo metodo educativo. Occorre armarsi di pazienza ed educare il proprio bambino ad accettare gli alimenti sani, magari facendo la spesa insieme e coinvolgendolo nella cucina».

7. RIPETERE CHE UN CIBO DI CUI È GHIOTTO FA INGRASSARE
È sbagliato ripetere all’infinito a tuo figlio che un cibo di cui va matto fa ingrassare. «Occorre semplicemente non comprare quell’alimento» dice la psicologa Schiralli. «Ai bambini non va spiegato sempre tutto. Come potrebbe capire la differenza tra zuccheri semplici e composti? Cosa potrebbe capire di colesterolo? Insomma: se ci avventurassimo a convincere un bambino con questi argomenti di biologia molecolare, lui capirebbe soltanto che abbiamo una grande difficoltà a dire “no”. E quindi insisterà fino allo sfinimento. Cercate, invece, di non chiedere al bambino cosa vuole mangiare e non fornite menù alternativi»..