Sei bambini su dieci, coinvolti in un incidente stradale a bordo di un’auto, muoiono o restano feriti gravemente. Il vero dramma «è che molte di queste tragedie sarebbero evitabili, se i bambini indossassero le cinture di sicurezza o fossero seduti sul seggiolino, come prevede il codice della strada».
Numeri aggiornati non ce ne sono, ma al pronto soccorso dell’Infantile «ci si trova troppo spesso a soccorrere bimbi vittime innanzitutto dell’imprudenza degli adulti». Papà e mamme «continuano a non capire quanto sia pericoloso far viaggiare i bambini sul sedile anteriore o su quello posteriore senza cinture di sicurezza o sulle ginocchia di un adulto».
In città e in autostrada
Sfatiamo subito una convinzione: «Il maggior numero di incidenti automobilistici si verifica in città, circa l’80 per cento – sottolinea il dottor Antonio Urbino, primario del pronto soccorso dell’ospedale Infantile -: ed proprio in città che invece i genitori o i nonni abbassano la guardia, convinti che un tragitto breve sia un rischio minore, o perché credono che il pericolo sia soltanto in autostrada dove la velocità è superiore».
La realtà dimostra il contrario. Dice che, in Italia, dei 51 bambini tra gli 0 e i 14 anni morti in un incidente nel 2012, ben 32 erano passeggeri di un’auto. Gli altri sono vittime di un investimento o erano in sella a una bicicletta o al motorino. Anche Torino ha dato purtroppo il proprio tributo di vittime.
Bambini-airbag
La bimba di 6 anni coinvolta nell’incidente di ieri è in rianimazione. «La cosa più pericolosa che si possa fare è tenere un bimbo in braccio sul sedile del passeggero – spiega sempre il dottor Urbino -: se l’airbag è attivato ed esplode il risultato sarà certamente un gravissimo trauma al volto o al torace. Se è disattivato, in caso di incidente il bimbo tenuto in braccio farà lui stesso da “palloncino”, rimanendo schiacciato tra il cruscotto e l’adulto che lo tiene in braccio».
L’altra immagine fin troppo comune, circolando nel traffico, è quella dei bambini nella parte posteriore dell’abitacolo, ma in piedi tra i sedili anteriori, distratti nel guardare la strada: «A 6-7 anni il peso di un bimbo è in grado di sfondare un parabrezza, in caso di frenata brusca».
E’ dimostrato che il rischio di morte, per i bambini che hanno un incidente mentre viaggiano in auto senza cinture di sicurezza, è 5 volte maggiore rispetto a quelli che usano gli appositi dispositivi. Non solo: una statistica del pronto soccorso dell’Infantile dice che su 100 incidenti che coinvolgono i bambini 40 sono domestici, o avvelenamenti, o di gioco, mentre sei su 10 sono stradali. «Airbag e bambini non vanno d’accordo. Quando a bordo di una vettura c’è un bimbo, anche se con le cinture di sicurezza indossate o seduto sul seggiolino, gli airbag vanno disattivati», ripetono in ospedale.
Come proiettili
Non indossare la cintura di sicurezza è un pericolo anche quando si è seduti sui sedili posteriori . «In caso d’incidente – raccontano i registri del pronto soccorso dell’Infantile – un bambino diventa un proiettile esploso verso il parabrezza anteriore, ma anche lateralmente, oltre ai finestrini». Con conseguenze devastanti, «perché un bambino ha minore resistenza di un adulto: organi interni più delicati, tono muscolare più debole». Il che significa sempre lesioni molto più gravi, spesso mortali.
POLIZIA DI STATO:
Con l’entrata in vigore, dal 14 aprile 2006, del Decreto Legislativo 13 marzo 2006 n. 150, è stato modificato l’art. 172 del Codice della Strada: “Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini”.
In generale è possibile riassumere i cambiamenti introdotti dalla nuova norma applicando questa semplice regola: ogni volta che si occupa un posto a sedere su un veicolo dotato di cinture di sicurezza, è obbligatorio per tutti, conducente e passeggeri, utilizzarle e nel caso di trasporto di bambini di adottare i sistemi di ritenuta idonei (seggiolini o adattatori).
La nuova stesura dell’articolo ha introdotto importanti novità riguardanti l’utilizzo di questi sistemi di ritenzione sia per il conducente che per i passeggeri.
I dispositivi utilizzabili sono di due tipi: seggiolini e adattatori.
Dovrebbero essere usati fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale e la scelta deve essere fatta in base al peso del bimbo.
Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall’articolo 172 del codice della strada, (modificato dal decreto legislativo n.150 del 13 aprile 2006), dalla normativa europea e con una circolare attuativa (pdf 527 kb) del ministero dell’interno. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori.
Quest’ultimi sono dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell’auto che però vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace.
Vi ricordiamo inoltre che:
- I sistemi di sicurezza presenti negli autoveicoli non sono adatti a persone inferiori a 1.50 metri di altezza.
- Fino a 9 chili di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell’auto. Attenzione mai mettere il bambino sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag, a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali.
- Dopo 10 chili si può cominciare a sistemare il seggiolino in senso di marcia.
- Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti.